mercoledì 23 marzo 2011

Osservazioni difficili

L'altra sera stavo infilando la testa nell'auto, con portiera aperta lato passeggero nella strada a una corsia a senso unico, per portar fuori i pezzi del telescopio smontato, distribuiti sui sedili anteriore e posteriori. Un'operazione per alcuni pezzi abbastanza lenta, come quella che stavo per fare, per evitare di danneggiare parti delicate. Non appena infilo la testa nell'auto, non faccio a tempo ad allungare le mani su quello che in quel momento dovevo estrarre, che sento il rumore chiaro delle ruote sull'asfalto di un'auto che procede molto veloce, e molto vicina. Tiro fuori subito la testa e guardo all'inizio della via, ma non c'è nessuna auto e non sento più alcun rumore. Rimango qualche istante titubante, era il chiaro rumore di un'auto sparata, riguardo la mia, riguardo all'inizo della via, e dopo 1 secondo vi si inserisce un suv, che procedeva sparato. Immediatamente chiudo la portiera e mi sposto in tempo nello spazio tra la mia auto e quella dietro, e senza rallentare, con quel rumore che avevo sentito il suv agli 80-90 a 1 metro da me.
Gli faccio quindi un gesto alla "guarda questo deficiente" evidenziato da una mano protesa a forma pappinesca.
Riprendo le operazioni, le termino, rimonto in auto portarla in altro luogo, chiudo la porta.. e sento ancora quel rumore.
A farlo era stato il gancio che stava sopra il cappuccio del giubbotto, che in quel momento tenevo alzato in quanto le osservazioni col telescopio vengono fatte all'aperto e con il corpo immobile, che quindi si raffredda velocemente. Grattando nel tetto dell'abitacolo.. produceva proprio quel rumore che mi aveva destato la giusta attenzione.

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Mentre ieri sera, dopo aver montato il telescopio nel punto utilizzato per l'osservazione, ci sono difatti andato per due sere di fila, mi trovavo a metà via tra l'auto e lo stesso, auto accesa per continuare la ricarica di una delle batterie della macchina fotografica, e telescopio in attesa di adattarsi alla temperatura ambiente (differenze di temperatura tra l'esterno e l'interno del telescopio causano deformazione dell'immagine).
Mi trovavo perciò a circa 20 metri da entrambi, sotto degli alberi all'ombra dei lampioni.
Ad un certo punto spuntano due tipi di mezza età, un'occidentale biondo e un maghrebino barbettina, vestiti uguali, bene, di scuro, decisi, senza fermare la loro camminata osservano il telescopio lasciato solo e gaurdano e cercano qualcuno, cercavano il proprietario, il quale pure lui vestito di nero gli arriva alle spalle e gli dice "buonasera". Girandosi gli accennano un sorriso, rispondono con un mezzo saluto e se ne vanno come sono venuti, senza ma essersi fermati un secondo.


domenica 20 marzo 2011

Bevevo una Votta

Stasera ho bevuto un goccio di Vodka secca, anche se non dovrei. Il mio fegato poveretto ha bisogno di purificarsi.
Non bevo alcol non so da quanto tempo, anni (non mi interessa, meglio lucidi), non bevo neppure vino (mi fa venire sonno). Spesso anche poca acqua, non so come faccio a sopravvivere.
Non sarò mica una pianta grassa...(?)

Ma non sto nemmeno al sole, difatti non posso sopravvivere così, devo darmi una regolata.


Molti anni fa, una mia amica pensava si chiamasse Votta. E non era l'unico strafalcione che faceva, era un personaggio, una bravissima ragazza. Cresciuta praticamente da sola, rimasta incinta presto, sposata contemporaneamente e divorziato quasi subito.
Non la sento da una vita, spero sia felice.


venerdì 18 marzo 2011

Internet ci permette una grande esperienza

Internet ci permette di venire a conoscenza di quante persone infime, e di quanti pusillanimi ci siano nel mondo, in tutti i campi, possibili e immaginabili, spesso veri e propri farabutti con la faccia d'angelo e il passaporto da professionista. E contemporaneamente, dell'esistenza di una quantità enormemente superiore di fessi che quotidianamente pendono dalle loro labbra.

Quindi, un'esperienza concessa solo a pochi martiri.